Annamaria Venere

All'ombra del tacco
ombra del tacco
di Annamaria Venere
DAIMON EDIZIONI

PRESENTAZIONE

Ci sono il modus operandi e la firma di Cagliostro nella brutale serie di omicidi contenuti in All’Ombra del Tacco e avvenuti sull’improbabile asse Puglia / Abruzzo che sconvolgono la quiete delle comunità locali e accendono l’intuito di una donna capace di riannodare i fili con il passato criminale del killer.

In “All’ombra del Tacco” di Annamaria Venere, sociologa e Criminologa Forense (2022, Daimon Edizioni), la protagonista è Flora, affascinante maestra quarantenne, che accetta di insegnare a Locorontondo in Puglia, dove ritrova un caro amico: Marcello Gentile, capitano dell’Arma dei Carabinieri che spesso la coinvolge nelle indagini. Succederà anche quando, improvvisamente, in un trullo vengono rinvenuti tre cadaveri. Omicidi che apparentemente portano una firma inequivocabile: quella dell’alchimista ed esoterista di origini palermitane.

Nelle delicate e intricate indagini, l’acume e la sensibilità di Flora sono una grande fortuna per il capitano dei Carabinieri ma, col passare dei giorni, le vittime aumentano, i notiziari non parlano d’altro, la gente ha paura. Bisogna fare in fretta ed evitare altre morti.

All’ombra del tacco si sviluppa in una corsa all’ultimo respiro all’inseguimento del colpevole, in una suggestiva narrazione dove nulla è scontato e nella quale trova spazio anche Paolo, abile giornalista dalla penna d’oro, ma dal carattere schivo e misterioso.

La caccia all’uomo porterà i protagonisti a L’Aquila dove tre giovani ingegneri vengono trovati morti. Marcello, detesta ammetterlo, ma dovrà prendere atto che la mente intuitiva e brillante di Flora (che l’ha già aiutato, in passato, a risolvere casi difficili) si rivelerà vincente anche nel trovare la chiave di volta in questa orribile serie di strani omicidi. Intanto più cresce il desiderio di scoprire l’identità dell’assassino, più è chiaro che lui stesso voglia sfidare i protagonisti delle indagini.

La permanenza di Flora nella città abruzzese non sarà facile: un incontro la sconvolgerà e la fagocita in una fitta rete di segreti; le mura della caserma non la aiutano e diventeranno particolarmente opprimenti; qualcosa la inquieta, sente di essere vicina alla soluzione e capisce che è necessario immergersi nella mente dell’assassino per tentare di comprendere la sua psicologia contorta. Flora scoprirà che il male esiste davvero e che l’unica speranza – restando All’Ombra del Tacco – è non rimanerne invischiata.