Annamaria Venere

sessualità

 

L’adolescenza è un momento di profonde trasformazioni dal punto di vista organico, psico-affettivo e relazionale e tali cambiamenti assumono diversi significati a seconda del contesto culturale e si esprimono determinando conseguenze psicosociali. Adolescenti e sessualità: più informazione, ma a chi spetta? Gli adolescenti iniziano a sperimentare la sessualità in età sempre più precoce e senza consapevolezza dei rischi.


L’adolescenza e la sessualità: trasformazioni del corpo e della mente

Durante il proprio ciclo di vita ogni individuo svolge svariate funzioni tipiche di ciascun periodo di sviluppo. Se queste funzioni sono svolte e completate con risultati positivi, l’individuo proverà sentimenti di soddisfazione e aumenterà la propria autostima; contrariamente, emergeranno sentimenti di tristezza e disautostima che potranno minare il suo normale sviluppo psicofisico.

L’adolescenza è il periodo in cui, più che in altri, vi è un complesso intreccio fra compiti biologici e compiti sociali, fra cui lo sviluppo sessuale. Quest’ultimo possiamo differenziarlo in sviluppo puberale e sviluppo sessuale vero e proprio: con la prima locuzione si intende lo sviluppo dei tratti somatici tipici dell’uomo e della donna, con la seconda, invece, intendiamo lo sviluppo psicologico che dovrebbe andare in parallelo alla maturazione corporea (Vianello, 2004).

adolescenti e sessualità - quali conseguenze psicosociali nell’era digitale - img1Dal punto di vista biologico, all’incirca all’età di nove anni, le ragazze iniziano ad aumentare la produzione di estrogeni e progesteroni, causando un aumento della dimensione degli organi sessuali sia interni (ovaie) che esterni (seni). Negli anni successivi compaiono progressivamente i primi peli pubici, finché all’incirca a tredici anni avviene il menarca e, quindi, la prima ovulazione.

Intorno ai sedici anni, infine, si completa la crescita dei peli pubici, degli organi sessuali e del seno. Per quanto concerne i ragazzi, invece, la produzione di testosterone inizia solitamente intorno ai 10 anni, cui consegue un aumento dei testicoli e dello scroto, fino alla crescita del pene intorno ai 12 anni. Nel periodo successivo, 16-18 anni, vi è un aumento della comparsa di peli e una crescita proporzionata dei muscoli (Palmonari, 1997; Berger, 1994).

Le maturazioni puberali e ormonali tipiche dell’adolescenza influenzano in primo luogo il parallelo sviluppo psicologico sessuale, mediato da fattori e conseguenze culturali, sociali e di personalità.

Adolescenti e sessualità: sviluppo sessuale e riflessi psicosociali

Lo sviluppo sessuale ha dei riflessi a livello psicologico e sociale specialmente quando il cambiamento corporeo e lo sviluppo fisico comportano un cosiddetto vissuto di estraneità nei confronti del soma. Nel caso in cui, infatti, lo sviluppo sessuale sia particolarmente scoordinato o disarticolato, precoce o ritardato, può capitare che il ragazzo non sia disposto ad accettare il cambiamento cui il proprio corpo sta andando incontro. In alcuni adolescenti ciò comporterà una divaricazione tra lo sviluppo psicologico e lo sviluppo sessuale biologico sottostante, con una conseguente ricaduta a livello sociale e della stima di sé, nonché del sentirsi accettato dal gruppo dei pari.

Sappiamo che durante l’adolescenza il confronto con altri ragazzi è particolarmente intenso, giacché è il periodo in cui il giovane si approccia all’altro sesso, in cerca di intimità e dei primi rapporti sessuali. Qualora il ragazzo abbia uno sviluppo sessuale ritardato o, all’opposto, precoce, ciò rivelerebbe a sé, e agli altri, lievi difetti fisici, reali o presunti, come ad esempio avere una corporatura troppo bassa o troppo obesa, oppure uno sviluppo dei tratti sessuali troppo accentuata o troppo poco marcata rispetto alla normalità. A scapito dell’autonomia individuale, pertanto, in questi casi l’adolescente sarà portato all’isolamento, pur di rifuggire dal confronto con l’altro sesso e dal gruppo dei pari con cui non si sente “all’altezza” (Vianello, 2004).

La precocità o il ritardo dello sviluppo sessuale (supposta o reale che sia) corrisponderebbero a un mancato sviluppo psicologico del Sé che, non trovando riscontro nella crescita somatica del proprio corpo, condurrà il soggetto alla ricerca di fonti alternative di piacere. Il sesso sarà cioè usato in termini narcisistici, utile soltanto per confermare il proprio Sé psicologico e non in ragione di una vera necessità biologica. La ricerca di fonti alternative di piacere potrà così condurre alla promiscuità che spesso, in estremi casi, potrà anche determinare situazioni di grave devianza psicosociale o di dipendenze patologiche da sostanze, di tipo affettivo o relazionale (Palmonari, 1997, 2001).

Negli ultimi decenni a contribuire a un maggior rallentamento/acceleramento dello sviluppo sessuale in adolescenza è stata l’esponenziale crescita del mondo digitale.

Era digitale, adolescenti e sessualità: quale via di fuga?

Lo sviluppo del digitale e dei canali social ha permesso una grande diffusione di immagini e siti pornografici. L’esposizione a un certo tipo d’immagini accelera/decelera il normale processo di sviluppo sessuale dei ragazzi che, però, il più delle volte non corrisponde con lo sviluppo puberale sottostante. Di conseguenza, il ragazzo impara che l’esperienza sessuale può essere vissuta senza alcun coinvolgimento emotivo e di affetto, esattamente come avviene nei siti online, eleggendo così il prototipo della stessa relazione online a fondamento delle sue relazioni interpersonali, con tutte le conseguenze sociali che questo comporta. Non è tuttavia solo per un appagamento sessuale che l’adolescente ricorre a internet. In una società votata all’immagine, pur di non restare indietro rispetto ai propri amici, l’adolescente vive tutto come fosse una gara, vivendo il corpo come un oggetto del piacere e nient’altro, ricercando sempre nuove forme di compiacimento (sessuale) che non trova né in sé né nelle relazioni sociali vere e proprie (Vrioni, 2019).

Tra queste ricerche alternative di piacere dobbiamo rilevare il fenomeno digitale del sexting, ovvero l’invio e la ricezione di testi, video o immagini sessualmente espliciti, pur di ottenere un “like” e un interesse sessuale da parte di un pubblico sconosciuto. Il fattore scatenante il sexting è multiplo: bassa autostima, disturbi depressivi, ansia, frustrazione, problematiche familiari o con i pari. Le problematiche, tuttavia, vanno ben oltre la semplice pubblicazione di immagini pornografiche di sé, poiché le conseguenze del sexting, qualora i video circolassero senza controllo attraverso i media,  potrebbero indurre l’individuo a un ulteriore isolamento sociale più radicale, che comporterebbe in lui un danno irreparabile  dal punto di vista sia psicologico che sociale.

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Il sexting è però soltanto una delle modalità attraverso cui il mondo digitale influenza la sessualità degli adolescenti. Altro fenomeno rilevante, sotto il profilo anche penale, è il grooming, ovvero l’adescamento online del ragazzo/a che ha accesso al mondo dei social. Il grooming fa leva proprio sulle fragilità psicologiche dell’adolescente per invitarlo ad atteggiamenti pornografici e all’invio di materiale erotico che spesso coinvolge anche i minori.

Quale via di fuga quindi da un mondo digitale sempre più connesso con lo sviluppo sessuale degli adolescenti? Non c’è una strada tracciata più sicura di un’altra, ma l’educazione, la scuola e la famiglia possono di certo fare la loro parte.


Bibliografia

Berger, K.S. (1996). Lo sviluppo della persona, Zanichelli, Bologna.

Palmonari, A. (1997). Psicologia dell’adolescenza, Il Mulino, Bologna.

Palmonari, A. (2001). Gli adolescenti, Il Mulino, Bologna.

Vianello, R. (2004). Psicologia dello sviluppo: infanzia, adolescenza, età adulta, età senile, Edizioni Junior, Bergamo.

Vrioni, V. (2019). Adolescenza virtual. L’impatto delle nuove tecnologie sullo sviluppo cognitive e sociale, Youcanprint.